Pratiche e spiegazioni

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Schiavitù*

Il bondage è una pratica sadomasochistica che consiste nel legare il proprio partner nel contesto di una relazione erotica o sessuale.

Dominio/sottomissione*

Dominazione e sottomissione (D&s, Ds o D/s1), noto in ambito sadomasochistico, è un gioco di comportamenti e desideri in cui una persona desidera essere dominata.

Sadomasochismo*

Pratica sessuale che utilizza il dolore, il dominio o l'umiliazione nella ricerca del piacere.
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PROVA DA FARE

Ho organizzato un test DOE.


DOE = Dolore, Obbedienza, Resistenza.


Il principio di questo test è stato richiesto da

un sacco di gente, per già

conoscere il/i livello/i della persona per il follow-up.


Il test si fa durante la seduta, va così.


Dolore: sui capezzoli


Obbedienza: in seduta


Endurance: nella sessione successiva,

con fatica nel dolore


Alla fine della sessione, la persona sarà a livelloe da 1 a 9..

9 LIVELLI DI PRESENTAZIONE

Estratto dal libro, originariamente scritto in inglese, di Diane Vera, intitolato "The lesbian S/M safety manual" edito da Pat Califia di Lace/Alyson Press, Boston, 1988, ristampato nel 1990

All'interno della sottocultura SM, molte persone usano le parole "sottomesso" e "schiavo". Descrivere diversi concetti. Quando un sottomesso dice: "Voglio essere il tuo schiavo!", a volte significa semplicemente che vuole essere legato, imbavagliato e frustato. e). Molti dominanti professionisti si riferiscono ai loro clienti "non così sottomessi" come "schiavi". All'altro capo, ci sono persone che desiderano diventare "servitori" personali, posseduti da un Padrone, e il cui unico scopo di esistenza è esistere per il loro Padrone(i) per il suo piacere e servirlo. Tra questi due estremi ci sono diverse sfumature di "sottomissione".​

1 - IL MASOCHISTO NON PRESENTATO O IL FETICO SENSUALE

servitù, umiliazione o "dare" il controllo ad altri; lui (lei) è interessato solo al dolore e/o alla sensualità più "piccante", sempre sotto il proprio controllo e termine, per il proprio piacere personale. (Desiderio di ricevere solo sensazioni corporee e non interessato ad essere utilizzato per servire un partner con bisogni "sadici")

2 - IL NOME PRESENTATO, NON SCHIAVO

Non interessato a "fare lo schiavo", ma interessato ad altri ruoli sottomessi, come scene di insegnante di scuola, infantilismo, travestimento forzato. Spesso interessato all'umiliazione, ma non a servire un Padrone nemmeno nel gioco, deciderà in gran parte il gioco e le regole.

3 - LO PSEUDO PRESENTATO, SCHIAVO PER GIOCO

Ama "fare" lo schiavo. Ama sentirsi sottomesso e servire un Padrone e in alcuni casi ama essere usato per soddisfare il suo partner con bisogni sadici, ma in tutti i casi alle sue condizioni. Detta in gran parte il flusso della scena. Spesso feticisti come gli ammiratori dei piedi (feticismo del piede).

4 - IL VERO SOTTOMESSO, NON SCHIAVO

Dà il controllo al suo partner (temporaneamente ed entro certi limiti concordati). Trova soddisfazione in aspetti della sottomissione diversi dal servire o essere usato da un Maestro. Eccitato dalla suspense, dalla vulnerabilità e/o dall'assunzione di responsabilità nei confronti del proprio partner. Ha poco o nessun controllo della scena, tranne che nei dettagli generali, ma cerca il suo piacere diretto (invece di provare piacere nel compiacere il dominante).

5 - IL VERO SOTTOMESSO, SCHIAVO A PARTITA

Dà il controllo al suo partner (temporaneamente e durante certe scene, brevemente e entro certi limiti concordati.) Trova soddisfazione nel servire e nell'essere usato dal suo dominante), ma solo per divertimento, spesso erotico. Poco o nessun amore per il dolore. Se ama il dolore, lo ama in modo indiretto (essere usato da un partner con bisogni sadici e il sottomesso pone pochi limiti a questo aspetto della scena).

6 - SCHIAVO A BREVE TERMINE, SENZA IMPEGNO MA PIU' DI UN GIOCO SOGGETTO

Dà il controllo al suo partner (normalmente entro certi limiti e restrizioni), per servire ed essere usato dal dominante, sia per occasioni erotiche che non, ma solo quando il sottomesso ne ha voglia. Può anche diventare uno schiavo "a tempo pieno" ma per un determinato periodo come diversi giorni, ma può decidere di smettere quando vuole. Può o meno avere una relazione a lungo termine con un Maestro, tranne per il fatto che il sottomesso ha l'ultima parola su quando servirà il suo Maestro.

7 - PART-TIME, CONSENSUALE MA VERO SCHIAVO

Ha una relazione con un Maestro e si considera proprietà del Maestro in ogni momento. Vuole obbedire e soddisfare il Maestro nelle attività quotidiane sia non erotiche che erotiche. Dedicherà spesso tempo ad altre attività come il lavoro, ma il suo Maestro avrà la prima scelta sul suo tempo libero.

8 - SCHIAVO CONSENSUALE A TEMPO PIENO

A parte alcune regole di base e limiti, lo schiavo considera di esistere solo per il piacere e il benessere del dominante. Lo schiavo, invece, pretenderà di essere considerato come il più grande possesso del suo dominante. La sua situazione non è molto diversa da quella tradizionale della casalinga, salvo che nella filosofia SM la sua posizione è consensuale. Cosa ancora più vera, se lo schiavo è maschio. All'interno della filosofia SM, uno schiavo entrerà in una relazione con un dominante, dopo aver considerato attentamente quella relazione, a causa dell'entità del sacrificio di sé e del potere dato al dominante. Lo schiavo inoltre è ancora più consapevole dei pericoli di questo tipo di relazione, e vi entrerà dopo un accordo estremamente chiaro e preciso, ancor di più, del tipo di accordo che può precedere un matrimonio.

9 - SCHIAVO TOTALE, CONSENSUALE E SENZA LIMITI

Una fantasia ideale, che probabilmente non esiste nella realtà. (Tranne che per certi tipi di religioni o sette, dove il consenso è indotto dal lavaggio del cervello, quindi non consensuale.) Alcuni puristi SM diranno che uno schiavo non è uno schiavo, se lui (lei) non è pronto a fare NULLA che potrebbe avere stato ordinato di fare, dal suo dominante. L'autore di queste righe ha incontrato persone che si definiscono schiavi senza limiti, ma l'autore ha le sue ragioni per dubitare della veridicità di queste affermazioni.
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